Incentivo

Novità Conto Termico 2025

Le novità 2025

Il nuovo Conto Termico 3.0 è un programma che offre agevolazioni per migliorare l'efficienza energetica degli edifici e incentivare l’uso di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica.Rispetto al precedente Conto Termico 2.0, la nuova versione prevede un'estensione dei soggetti ammessi.CHI PUÒ ACCEDERE AL CONTO TERMICOA poter accedere al Conto Termico 3.0 sono i privati (anche sotto forma di condomini e imprese), le Pubbliche Amministrazioni, inclusi gli istituti autonomi case popolari, le cooperative di abitanti e loro consorzi, le società cooperative e società a patrimonio interamente pubblico, gli enti del terzo settore e le comunità energetiche rinnovabili (CER).I COSTI AGEVOLABILIIl nuovo schema di Conto Termico 3.0 conferma e potenzia il sostegno a interventi di piccola e media scala, finalizzati all’efficientamento energetico e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili. La struttura degli interventi mantiene coerenza con quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016, ma introduce anche alcune importanti innovazioni.1. Riqualificazione energetica degli edifici esistentiSono previsti incentivi per interventi volti a migliorare l'efficienza degli edifici esistenti, comprese parti di edifici o singole unità immobiliari. Tra gli interventi ammessi rientrano:- l’isolamento termico delle superfici opache;- la sostituzione di infissi e chiusure trasparenti;- l’installazione di schermature solari fisse o mobili;- l’integrazione di sistemi di building automation per il controllo degli impianti;- la sostituzione di sistemi di illuminazione inefficienti;- la trasformazione di edifici tradizionali in “edifici a energia quasi zero” (nZEB).2. Nuove misure per la mobilità elettrica e il fotovoltaico integratoTra le principali novità introdotte, vi è l’incentivazione sia dell’installazione di infrastrutture per la ricarica privata di veicoli elettrici (anche ad uso pubblico), a condizione che siano realizzate congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore; che per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, sempre in abbinamento alla sostituzione degli impianti di climatizzazione con soluzioni a pompe di calore.Il nuovo schema esclude dagli incentivi la sostituzione di impianti con generatori a gas a condensazione, precedentemente previsti nel Conto Termico 2.0.3. Produzione di energia termica da fonti rinnovabiliIl decreto continua a sostenere gli interventi che mirano alla produzione di calore da fonti rinnovabili. Sono inclusi:- la sostituzione di impianti esistenti con pompe di calore (elettriche o a gas);- l’adozione di sistemi ibridi (factory made o add-on);- l’utilizzo di generatori a biomassa per edifici, serre e fabbricati rurali;- l’installazione di impianti solari termici, anche per applicazioni produttive o per reti di teleriscaldamento;- la sostituzione di scaldacqua elettrici con dispositivi a pompa di calore;- l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento alimentati da rinnovabili;- l’installazione di unità di microcogenerazione da fonti rinnovabili.

Il decreto introduce una revisione degli importi massimi incentivabili, adeguandoli ai nuovi costi di mercato.

Nello specifico l'incentivo coprirà fino al 65% delle spese, con possibilità di arrivare al 100% per interventi su immobili comunali sotto i 15.000 abitanti, scuole e strutture sanitarie pubbliche.Il fondo annuale è fissato a 900 milioni di euro, di cui 400 destinati al settore pubblico e 500 al privato. Sono previsti 20 milioni aggiuntivi per la redazione delle diagnosi energetiche da parte delle PA. Un meccanismo di controllo garantirà che, una volta esauriti i fondi, le domande vengano bloccate dopo 60 giorni.Per importi fino a 15.000 euro, se gestiti tramite ESCO, l'incentivo sarà erogato in un'unica soluzione.

Cosa Include l’Incentivo?

Le richieste di incentivo nell’ambito del Conto Termico 3.0 potranno essere inoltrate sia in forma diretta dai beneficiari, sia con il supporto di un EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) certificato o di una ESCO (Energy Service Company), offrendo così maggiore flessibilità operativa.Una delle novità più rilevanti introdotte dal nuovo decreto riguarda l’estensione dei tempi per la presentazione della domanda: i richiedenti avranno 90 giorni dalla conclusione dell’intervento per completare la procedura sul portale GSE (Portaltermico), rispetto ai 60 giorni previsti dal precedente Conto Termico 2.0.Questa modifica rappresenta un passo avanti importante, poiché offre ai soggetti beneficiari un margine più ampio per raccogliere e caricare la documentazione necessaria, semplificando la fase amministrativa.È fondamentale sottolineare che non saranno ammissibili le richieste relative a interventi avviati prima dell’entrata in vigore del Conto Termico 3.0, a tutela della trasparenza e della coerenza del nuovo quadro normativo.

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