
Incentivo
Transizione energetica: incentivi attivi e novità per il 2026
La transizione energetica non è una “tendenza” passeggera, ma una strada obbligata per le imprese che vogliono restare competitive nel lungo periodo. Oggi più che mai, gli incentivi statali offrono un’opportunità concreta per ridurre i costi, innovare i processi e rafforzare la sostenibilità.

Incentivi 2025 ancora attivi
Prima di guardare al futuro, è utile avere presente il panorama attuale:• Autoproduzione rinnovabile per le PMI: il regime PNRR sostiene investimenti in impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e fonti rinnovabili per le micro e piccole-medie imprese.• Credito d’imposta “Transizione / Industria 5.0”: per chi acquista nuovi beni strumentali con caratteristiche green e digitali (riduzione dei consumi energetici minima del 3 % a livello d’impianto o del 5 % sul processo).• Incentivi per le comunità energetiche rinnovabili (CER): il decreto DM 127/2025 amplia l’accesso ai contributi anche nei comuni fino a 50.000 abitanti, introduce un anticipo del 30 % del contributo e rende cumulabili gli incentivi con altri strumenti. • Bonus edilizi (Ecobonus, ristrutturazioni, etc.): con la legge di bilancio 2025, è stabilito che le agevolazioni legate all’efficienza energetica saranno valide anche per le spese sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027. • Proroga dei bonus edilizi nel 2026: il Documento programmatico di bilancio prevede che le aliquote del 50 % e del 36 % saranno prorogate anche per il 2026, evitando una riduzione anticipata. Queste misure rappresentano oggi la “base reale” su cui le aziende possono progettare interventi, sapendo che non si tratta di bonus spot, ma di politiche in corso con copertura pluriennale.

Bonus previsti e prorogati nel 2026
Il passaggio 2025 → 2026 porterà in dote alcune conferme e alcune novità annunciate, con effetti importanti sulle scelte aziendali:1. Proroga dell’Ecobonus e bonus edilizi alle aliquote attualiUna delle notizie più attese è la proroga delle aliquote del 50 % e del 36 % per gli interventi edilizi ed energetici (prima casa / altre tipologie), per tutto il 2026. In sostanza, la prevista riduzione delle aliquote (50 → 36 per la prima casa / 36 → 30 per le altre) non scatterebbe nel 2026, ma slitterebbe al 2027. Questa proroga dà un margine utile per le imprese che vogliono intervenire sugli immobili strumentali (capannoni, uffici, stabilimenti) con miglioramenti energetici.2. Bonus fotovoltaico / incentivi per impianti solariSul fronte degli impianti fotovoltaici, è attesa una riduzione delle detrazioni. Già si legge che dal 2026 l’aliquota scenderà al 36 %, anche per la “prima casa” (oggi sostenuta al 50 %). Ciò rende strategico anticipare l’installazione entro il 2025 per massimizzare la detrazione. 3. Conferma del regime per il 2026 negli incentivi alle impreseAlcune misure per le imprese sono confermate nella legge di bilancio 2026:• L’Ecobonus / detrazioni per efficienza energetica continueranno a essere disponibili per le spese 2026 con le aliquote vigenti. • I crediti d’imposta e gli incentivi per le imprese, inclusi strumenti legati alla transizione 5.0, sono contemplati tra le misure di sostegno nella manovra 2026. • Nella manovra 2026 si parla anche di rifinanziamenti per agevolazioni alle imprese e misure fiscali per sostenere investimenti. È importante notare che, pur avendo annunci e bozze, il testo definitivo e le regole attuative (limiti, requisiti, modalità) dovranno essere attesi con attenzione.4. Incentivi agricoli e fotovoltaico agricoloNel settore agricolo, la misura “Parco Agrisolare” è autorizzata dall’UE con regime di aiuti fino al 30 giugno 2026, con sovvenzioni fino al 90 %. Questa misura è interessante anche per le imprese agricole o con aree produttive in ambito agroindustriale.5. Comunità energetiche e cumulabilitàPer le comunità energetiche (CER), le novità introdotte con il decreto DM 127/2025 valgono anche per i progetti già avviati: contributo anticipato più elevato (30 %), cumulo con altri incentivi e termini più flessibili per la messa in esercizio. Questo rende più agevole pianificare progetti collettivi e modulari nel tempo.


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