
Incentivo
Ecobonus e riqualificazione energetica: opportunità e novità per il 2026
L’Ecobonus è una detrazione fiscale per gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti. La Legge di Bilancio 2025 ha modulato per l’Ecobonus un taglio lineare “generalizzato” sulle detrazioni per gli interventi di efficientamento energetico agevolati.
Ecobonus 2026, cosa prevede la legge di Bilancio
L’Ecobonus dedicato alla riqualificazione energetica delle abitazioni è stato rinnovato per tutto il 2026, con il 50% per le prime case e il 36% per le altre, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, in modo speculare a quanto previsto per le ristrutturazioni ordinarie.La casa fa sempre la differenza poiché l’agevolazione massima è sempre riservata all’abitazione principale, ovvero quella indicata come residenza anagrafica e posseduta a titolo di proprietà o di un altro diritto reale di godimento, su cui realizzare veri e propri interventi di ristrutturazione energetica.Le aliquote si applicano per tutte le tipologie di interventi agevolati, compresi quelli che, fino al 2024, davano luogo ad una detrazione più elevata, quali, ad esempio:• interventi realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali;• interventi su parti comuni di edifici condominiali finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica.La modifica normativa non interviene, invece, sui limiti di detrazione e di spesa riferiti alla singola unità immobiliare, che restano confermati.

Gli interventi agevolabili con Ecobonus
L’obiettivo principale dell’Ecobonus, sin dalla sua istituzione, è stato quello di promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo di combustibili fossili a favore delle fonti energetiche rinnovabili.L’incentivo si concentra sugli interventi che comportano una riduzione del consumo energetico per il riscaldamento, con l’ottenimento anche di notevoli risparmi economici conseguenti al miglioramento delle prestazioni termiche dell’edificio.Questo potenziamento può essere conseguito mediante diversi tipi di interventi, che spaziano dalla coibentazione ai nuovi pavimenti, dalla sostituzione delle finestre o degli infissi all’installazione di pannelli solari, e all’aggiornamento degli impianti di climatizzazione invernale.Gli interventi ammessi sono:• le spese connesse direttamente all’intervento di efficientamento energetico agevolato;• le spese sostenute per le opere edilizie, funzionali alla realizzazione dell’intervento di risparmio energetico (il tecnico può attestare le spese che s’intendono necessarie all’esecuzione dei lavori agevolati);• le spese relative alle prestazioni professionali, comprese quelle necessarie alla realizzazione degli interventi e quelle per acquisire la certificazione energetica.

Chi e come accedere agli incentivi per la riqualificazione energetica
Possono richiedere il bonus tutti i soggetti residenti e non residenti in Italia, titolari di qualsiasi tipologia di reddito, che effettuano interventi di riqualificazione energetica su immobili esistenti, detenuti in base ad un titolo idoneo.Sono ammessi dunque soggetti IRPEF titolari, o meno, di reddito d’impresa e soggetti IRES che sostengono effettivamente le spese per l’intervento di riqualificazione energetica e che posseggono o detengono l’immobile sulla base di un titolo idoneo.L’Ecobonus è ammesso sulle unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, situati nel territorio dello Stato, censiti al Catasto o per i quali sia stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali (Risoluzione 34/2000).Ammessi anche gli interventi su edifici accatastati come F/2 (unità collabenti), F/4 (unità in corso di definizione) e F/3 (unità in corso di costruzione (solo se derivanti da precedente accatastamento ad es in F/2).Ecobonus per le impreseAnche le imprese possono ricevere agevolazioni con l’Ecobonus gli interventi di riqualificazione effettuati su:Beni strumentaliBeni merce (fabbricati destinati alla vendita)Beni iscritti a patrimonio (es. abitazioni locate)

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