
Incentivo
Conto Termico 3.0: cosa cambia con il nuovo decreto
Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il decreto del Conto Termico 3.0 che aggiorna e potenzia l’incentivazione di interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici.
LE NOVITA'
Dopo il via libera il 5 agosto scorso in sede di Conferenza Unificata, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato il decreto Conto Termico 3.0, che aggiorna e potenzia il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni, finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici. La decorrenza effettiva della misura avverrà con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la successiva attivazione del portale online da parte del GSE, previsto entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.Il nuovo decreto semplifica l’accesso al meccanismo, amplia la platea dei beneficiari, aggiorna le tipologie di interventi agevolabili e le spese ammissibili, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e dei prezzi di mercato. Il testo include nuovi soggetti nel meccanismo di incentivazione come gli enti del terzo settore che sono equiparati alle amministrazioni pubbliche. Viene anche introdotta la possibilità, per soggetti pubblici e privati, di accedere agli incentivi anche attraverso comunità energetiche o configurazioni di autoconsumo collettivo. Inoltre il perimetro degli edifici coinvolti per gli interventi di efficienza energetica, finora riservati alla pubblica amministrazione, è ampliato anche agli edifici non residenziali privati.

I COSTI AGEVOLABILI
In aggiunta agli interventi già previsti, quali l’isolamento termico, l’installazione di pompe di calore o di collettori solari, sono incentivabili nuove tipologie di intervento quali ad esempio gli impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche.La potenza dell’impianto non deve essere inferiore a 2 kWp nè superiore a 1 MWp e comunque alla potenza disponibile sul punto di prelievo su cui viene connesso l’impianto di produzione. I moduli fotovoltaici e gli inverter costituenti l’impianto devono essere esclusivamente di nuova costruzione e dotati di marcatura CE. I moduli devono disporre di garanzia di rendimento minimo pari almeno al 90% dopo i primi 10 anni di vita. Gli inverter invece devono essere coperti da garanzia di rendimento europeo pari ad almeno il 97%.Il decreto, che tiene conto dell’evoluzione tecnologica e dei prezzi di mercato aggiornando i massimali, prevede un limite di spesa annua di 900 milioni, di cui 400 destinati alla pubblica amministrazione e 500 per i privati. Si riconosce una copertura media del 65% delle spese ammissibili, che arriva al 100% nel caso di interventi realizzati su edifici pubblici in comuni fino a 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero.

Relativamente all’installazione di impianti fotovoltaici, l’incentivo è calcolato nel limite del 20% di un costo massimo ammissibile pari a 1.500 euro al kW per impianti fino a 20 kW, 1.200 euro al kW per impianti oltre 20 kW e fino a 200 kW, 1.100 euro al kW per impianti oltre 200 kW e fino a 600 kW, 1.050 euro al kW per impianti oltre 600 kW e fino a 1.000 kW. Infine l’incentivo è calcolato nel limite del 20% di un costo massimo ammissibile pari a 1.000 euro al kWh per l’installazione di sistemi di accumulo.Infine viene introdotta la possibilità, per soggetti pubblici e privati, di accedere agli incentivi anche attraverso Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o configurazioni di autoconsumo collettivo.Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), responsabile dell’attuazione del meccanismo, provvederà all’aggiornamento del portale informatico per la presentazione delle richieste entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

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