Mibact ed Enea per la riqualificazione energetica del patrimonio culturale

Mibact ed Enea hanno presentato la campagna nazionale Patrimonio Culturale in classe A, per la riqualificazione energetica dei beni culturali

Mibact ed Enea hanno presentato la campagna nazionale Patrimonio Culturale in classe A, per promuovere l’efficienza energetica e ridurre i consumi nel settore dei beni culturali, fra i più estesi ed ‘energivori’ dell’intera PA che gestisce oltre 3mila dei circa 5mila fra musei, palazzi, monumenti italiani con una spesa annua che si aggira 250 milioni di euro.

All’evento hanno partecipato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, il viceministro dell’Economia Enrico Morando e il presidente dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) Federico Testa. 

Nell’ambito della campagna, Enea metterà a disposizione laboratori, infrastrutture e personale altamente specializzato per effettuare check-up energetici e realizzare progetti per integrare tecnologie green, efficienza, fonti rinnovabili e smart lighting per ridurre i consumi legati alla climatizzazione (fino al 30% in meno) e all’illuminazione (fino al 40% in meno), ma anche per servizi come sicurezza e ICT che incidono in modo significativo sulla bolletta energetica. Verrà inoltre realizzato un laboratorio congiunto MiBACT-ENEA per la sostenibilità ambientale applicata al patrimonio culturale.

Per superare le barriere di carattere economico che spesso ostacolano la riqualificazione energetica dell’edilizia storica e monumentale, l’ENEA fornirà supporto al MiBACT per individuare le opportunità di finanziamento e incentivazione, come ad esempio il ricorso a società che effettuano gli interventi di efficienza energetica (ESCo), assumendo rischio e gestione dell’investimento; forme di Partenariato Pubblico-Privato (PPT); Finanziamento Tramite Terzi; Energy Performance Contract; Conto Termico 2.0; Ecobonus del 65%; fondi nazionali ed europei.

“Spesso si firmano protocolli che rimangono lettere d’intenti, in questo caso dal 7 giugno 2016 a oggi si è arrivati invece a un risultato concreto”, ha dichiarato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. “Investire sul patrimonio culturale – ha proseguito – significa anche intervenire sui costi di gestione riducendo i consumi. In tre anni gli investimenti del MiBACT sono passati da 40 milioni di euro a oltre 2 miliardi di euro, mentre ancora oggi la bolletta energetica del Ministero è stimata in oltre 200 milioni di euro. Il dovere dell’amministrazione è dare il buon esempio anche nel risparmio energetico e in questo senso i musei, dove in alcuni casi le spese energetiche sono il 70% del bilancio, sono un ottimo banco di prova”.

“Ciò è possibile ora grazie alla riforma del sistema museale – ha aggiunto – che ha introdotto il bilancio in ogni singolo museo permettendo di far emergere le spese per migliorarle. Finora si è parlato dei meriti della riforma in termini di entrate, con l’aumento del pubblico e degli introiti. Ora è il tempo di guardare alle uscite intervenendo sui costi dei musei per i servizi, grazie alle gare Consip, e per l’energia grazie a questo importante progetto”. “In questo modo la riforma dei musei statali – ha concluso – potrà ispirare l’azione per una migliore gestione di tutti i musei italiani, siano essi comunali o privati”.

“L’efficienza energetica è un obiettivo di particolare valenza non soltanto per sfruttare l’enorme potenziale di risparmio nel settore del costruito, ma come volano dell’economia. È questo un settore che produce il 9% del PIL europeo e rappresenta 18 milioni di posti di lavoro diretti che includono la ristrutturazione e la riqualificazione energetica”, ha affermato il viceministro dell’Economia Enrico Morando. “La ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti, e tra questi gli edifici di pregio artistico e storico, deve divenire un obiettivo fondamentale attorno a cui dobbiamo lavorare insieme nel rispetto dei rispettivi ruoli e competenze”, ha concluso.

“L’ENEA è attivamente impegnata per l’efficientamento energetico e alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali anche attraverso soluzioni in grado di integrare efficienza energetica e sicurezza, attraverso percorsi di alta formazione, modalità innovative per la gestione dei servizi energetici e nuove opportunità di finanziamento”, ha sottolineato il presidente dell’ENEA Federico Testa. “Al nostro attivo abbiamo già esperienze di rilievo – ha aggiunto – con le diagnosi energetiche in edifici di valore storico e monumentale come i Palazzi Montecitorio e San Macuto e il Policlinico militare del Celio a Roma. Tutto ciò anche come contributo italiano all’iniziativa europea ‘2018 Anno europeo del Patrimonio Culturale’, fortemente sostenuta dall’Italia e dal Ministro Franceschini in particolare”.

La Campagna rientra fra le iniziative di attuazione del protocollo d’intesa siglato nel 2016 da MiBACT ed ENEA ed è parte integrante della campagna nazionale di comunicazione “Italia in classe A” promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e sviluppata dall’ENEA nell’ambito del Piano Triennale di informazione e formazione sull’efficienza energetica previsto dal dlgs 102/2014. Per assicurare una diffusione di “Patrimonio Culturale in classe A” anche a livello regionale sono previste organiche collaborazioni con gli Enti territoriali e con il sistema universitario nazionale.

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